Il programma di recupero urbano della zona definita come “Viale della Croce Rossa” si iscrive all’interno delle procedure tecnico-amministrative che il Comune dell’Aquila redige nell’ambito del Piano di Ricostruzione a seguito degli eventi sismici dell’aprile 2009.
L’ambizioso programma, individuato dall’Amministrazione tra i progetti strategici di iniziativa pubblica, vuole recuperare attraverso la riqualificazione di un’ampia area a ridosso delle mura storiche della città dell’Aquila quelle consuetudini – abitative, percettive – e quelle relazioni di vicinato che i cittadini hanno progressivamente smarrito a seguito del terremoto.
Tra le conseguenze più drammatiche della distruzione causata dal sisma vi è infatti il graduale deperimento dei rapporti sociali che nella città, in particolare nel suo nucleo storico, si intessevano. L’inaccessibilità dei luoghi pubblici, delle piazze cittadine e degli stretti vicoli fatti per l’abitante, ha progressivamente depauperato la città dell’habitat consolidato per le relazioni umane, manifestando contemporaneamente l’incapacità della periferia di sopperire a tale carenza in modo convincente.
La strategica posizione dell’area del Viale della Croce Rossa, frontiera tra la limitrofa città storica e i periferici quartieri residenziali a nord della stessa, offre al progetto intrinseche potenzialità per la conservazione del centro storico quale nucleo abitato e quale fonte di diversità e di dinamismo sociale. Attraverso la riqualificazione di questi luoghi si vuole infatti invitare l’abitante a recuperare le relazioni di vicinato con i propri concittadini, verso una ricomposizione – o ricostruzione – delle pratiche sociali ed individuali proprie dell’essere umano.
Attualmente l’area risulta suddivisa in due fasce: la zona sud, adiacente alle mura storiche, connotata dalla presenza di una folta vegetazione; la zona nord, prossima al Viale della Croce Rossa, caratterizzata da una sequenza disordinata di attività commerciali. Alle attività artigianali presenti sull’area e risalenti agli anni ’70, caratterizzate in generale da un’edilizia di scarsa qualità architettonica, si sono aggiunte nel corso degli ultimi anni piccole costruzioni “temporanee” in cui molti commercianti del centro storico aquilano hanno rilocalizzato le proprie attività. I caotici spazi che ne sono derivati, privi di coerenza oltre che di decoro urbano, restituiscono un’immagine di degrado alla quale gli abitanti si sono gradualmente abituati, fino ad esserne totalmente assuefatti.
Attraverso il piano di recupero si propone una riorganizzazione spaziale e funzionale dell’intera area mediante un sistema programmato di interventi, che è possibile immaginare come una sovrapposizione dei seguenti layer:
– il sistema del verde: la creazione di una green belt percorribile lungo il tratto nord delle mura di cinta, un parco di collegamento tra la città storica e i quartieri periferici, riavvicina l’abitante al patrimonio culturale custodito all’interno della cinta muraria migliorando al contempo la qualità di vita dell’abitato. Il parco consentirebbe in questo modo la fruizione e la visibilità delle mura storiche recentemente restaurate.
– il sistema dei percorsi pedonali e ciclabili: la creazione di una maglia di percorsi pedonali e ciclabili restituisce all’abitante la consuetudine al camminare, rieducandolo ad evitare, ove possibile, l’utilizzo degli autoveicoli a favore di uno stile di vita più ecologico ma anche più sano e meno stressante. La rete dei percorsi non si configura solo come sistema di attraversamento ma anche come successione di luoghi di sosta, di contemplazione della città e dei suoi valori culturali.
Gli spazi destinati al marciapiede, ai bordi della carreggiata, hanno una dimensione sensibilmente maggiore dell’attuale (sempre superiore ai 2m), sono schermati inoltre da una fascia verde che filtra e protegge dal traffico cittadino e dal rumore e inquinamento che ne deriva.
– il sistema dei parcheggi e la risalita meccanizzata – il progetto prevede la realizzazione di un parcheggio interrato per circa 300 posti auto in prossimità del polo universitario situato all’interno della città storica. Un sistema meccanizzato di risalita, collegato al parcheggio attraverso un tunnel che attraversa il tracciato delle mura, garantisce il collegamento pedonale dell’area di progetto con il nucleo storico della città in prossimità della porta Branconio.
– la riorganizzazione planivolumetrica dei volumi presenti – l’accorpamento delle attività artigianali presenti all’interno dell’ambito riduce da un lato le criticità viarie dovute ai numerosi accessi veicolari, e dall’altra migliora l’impatto ambientale dell’area con l’adozione di volumetrie che interagiscono con il parco e con il verde.
L’immagine complessiva, dominata dalla presenza del parco, diventa simbolo della diversità biologica e sociale che si intende promuovere in un contesto capace di stimolare al contempo la percezione sensoriale e le relazioni umane.
Il programma di recupero propone pertanto l’ambiziosa (ri)creazione di interazioni trasversali tra ecosistemi – quello naturale e quello umano- ristabilendo e rinnovando i dimenticati rapporti tra cittadino e cittadino, cittadino e natura, natura e infrastrutture.
2014-2016
L'Aquila, Italy
Comune dell'Aquila
2STUDIO (Francesco Giancola, Alessia Rossi)